Progetto: Il rifugio Wolf è una baita che pare uscita da un libro di favole: lungo 22 metri, largo 16 e alto 7, poggia su di una base in calcestruzzo sullo sfondo mozzafiato delle montagne a 2000 metri di altitudine. La terrazza coperta ha una profondità che varia dai 2,20 ai 3 metri e può accogliere 48 persone. Molti elementi di questo rifugio sono tipici dell’architettura alpina. Da secoli gli edifici alpini poggiano su basi in muratura. La muratura dei giorni nostri è quella in calcestruzzo, l’obiettivo resta sempre lo stesso: proteggere dall’azione distruttiva dell’umidità il legno, che in combinazione con un’edilizia accorta, sopporta senza problemi le condizioni climatiche estreme della montagna.
Legno: La baita è completamente rivestita in legno di abete rosso locale – in questo modo si concilia senza sforzo la tradizione con la modernità. Le assi grezze di abete rosso sulle pareti esterne e sulle porte scorrevoli sono posate in verticale, per permettere un miglior deflusso dell‘acqua. Nelle aree protette dalla veranda e all’interno le assi, invece, sono posate in orizzontale. All’esterno la struttura verticale delle pareti trova immediato proseguimento nel tetto, rivestito con assi d’abete rosso in doppio strato sfalsato. Il tetto e le pareti sono dunque dello stesso legno e sono separati solo dalla cesura funzionale di una grondaia quadrangolare in rame.